Il 20-21-22 settembre allo S.A. Newroz (via Garibaldi 74) si terrà una tre giorni di iniziative, discussioni, laboratori, cibo e musica, all’insegna della conoscenza tra i popoli e dei territori che si affacciano sul Mediterraneo.Contro un’idea di questa vasta area come linea di confine e di interesse strategico, vogliamo riscoprire le vite concrete delle popolazioni del Mediterraneo, le loro lotte, la loro resistenza a politiche devastanti e di sfruttamento. Parleremo di speculazione energetica, estrattivismo e guerra, della turistificazione e della crisi abitativa, della violenza contro le persone migranti. Ci saranno spettacoli e musica ispirati alle tradizioni dei diversi angoli del Mediterraneo, e cibi tipici dei vari territori. Per conoscerci, fare rete e affrontare insieme le sfide comuni. Per scoprire le nuove “rotte” che si stanno aprendo e coltivare quelle millenarie. Per riconnetterci col Mediterraneo, col suo portato dirompente.
PROGRAMMA COMPLETO
VENERDì 20 SETTEMBRE
ORE 18 INIZIATIVA
Un mare conteso: guerra e speculazione energetica nel Mediterraneo
DALLE ORE 22 DJ SET
Una serata di vibrazioni elettroniche dalle radici del Mediterraneo.
Kandeesha (Dis-Oriental Techno) e Turbolenta (North-African&Arab Techno)
SABATO 21 SETTEMBRE
ORE 18 INIZIATIVA
Turistificazione: crisi abitativa, lavoro precario e resistenze sociali.
DALLE ORE 21 Teatri Urbani Organizzati (T.U.O.)
Direttamente dalla Puglia. Si alterneranno uno spettacolo di burattini tradizionale adatto per tutti, “Canti di fine legislatura” a base di chitarra e voce e una Stand up.
DOMENICA 22 SETTEMBRE
ORE 18 INIZIATIVA
Oltre confini e frontiere. Tracciare le rotte della violenza sistemica contro la libertà di movimento
DALLE ORE 21 CONCERTO
Triu Malandrinu – Musica popolare siciliana
AikarOrkestra – mediterranean/Balkan/Forró/Cumbia da Torino
Da venerdì 20 settembre a domenica 22, al Newroz si terrà una tre giorni di iniziative, discussioni, laboratori, cibo e musica, ispirati alle tradizioni da vari territori del Mediterraneo. Nelle iniziative, parleremo delle trasformazioni e delle sfide a cui vanno incontro il Mediterraneo e le sue popolazioni e avremo contributi in prima persona delle persone che le vivono.
Lo spirito che animerà queste giornate è quello della riscoperta delle vite concrete di queste popolazioni e delle loro culture, ma soprattutto della loro resistenza in tutte le sue forme. Infatti, è il radicamento in un tessuto sociale e alla terra ad esso connessa che spinge a combattere contro le politiche devastanti di chi vede i luoghi come territori di sacrificio e le persone come capitale da sfruttare.
Riscoprire il Mediterraneo significa anche tracciare le rotte degli spostamenti e degli scambi che animano da sempre le sponde di questo mare; flussi di persone, culture e lingue in costante evoluzione e conflitto contro le politiche neocolonialiste di segregazione e respingimento. Ma significa, soprattutto, guardare oltre i confini degli stati nazionali per vedere come si incrociano le nostre sfide e le nostre lotte, per fare rete insieme. In un contesto globale di sfruttamento sempre più feroce, le filiere della logistica solcano itinerari di guerra, di estrazione delle risorse e di circolazione delle merci; scoprire un punto di vista mediterraneo significa che la lotta contro gli interessi di stati, patriarcato e capitale non si può limitare a una prospettiva esclusivamente nazionale. La più recente dimostrazione è il genocidio in Palestina: ogni ambito della nostra esistenza viene utilizzato, o può essere convertito, in un ingranaggio di un sistema complessivo di interessi economici e guerrafondai. Il paradigma suprematista e sionista coniuga la politica del confine con quella dell’innovazione tecnologica continua al fine di dominare, schiacciare e uccidere. Ma dove l’oppressione e lo sfruttamento penetrano nelle nostre vite in maniera sempre più subdola e diversificata, la risposta non può che stare nell’unione dei nostri sforzi e di tutte le componenti della società, creando tessuti sociali e forme di cooperazione trasversale, generale e internazionale. Il Mediterraneo rappresenta tutta questa potenzialità.
In questi giorni vogliamo conoscerci, tramite lo scambio e la condivisione di esperienze, per approfondire le motivazioni delle nostre lotte e trovare nuove strategie comuni di trasformazione.
INIZIATIVE
venerdì 20 ore 18
Un mare conteso: guerra e speculazione energetica nel Mediterraneo
Nel mar Mediterraneo si contendono diverse partite interconnesse: il binomio tra guerra e speculazione energetica vede in prima fila il nostro Paese nel portare avanti politiche belliciste e di devastazione ambientale legate a un modello estrattivista e necrogeno.
Che siano fonti di energia fossile o green è il modello di cosiddetto sviluppo a farci rendere conto dei veri interessi che animano le iniziative stataliste: speculazioni di pochi sulle spalle dell’oppressione di moltə, persone e natura. Nel mondo e nella civiltà in cui ci troviamo è impossibile scindere la ricerca e l’appropriazione dell’energia dalla guerra. Per questo non possiamo parlare di Mediterrao senza partire da qui.
Lo faremo con Erre Push, fumettista sardo, che nella graphic novel Fàula Birdi (2022) racconta dell’assedio estrattivista in Sardegna; Re-Common un’associazione che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo; Antudo, insieme di realtà sociali che si muovono per l’autodeterminazione e l’autogoverno dei territori in Sicilia; Movimento no base – né a Coltano né altrove che lotta contro la costruzione di una nuova base militare per i corpi speciali dei Tuscania e GIS, portatori di guerra per gli interessi -tra gli altri- dell’estrattivismo fossile.
Sabato 21 ore 18
Turistificazione: crisi abitativa, lavoro precario e resistenze sociali.
Tavola rotonda che si concentrerà sugli effetti devastanti della turistificazione sui quartieri popolari, con particolare attenzione all’impatto sugli affitti e sulle condizioni di lavoro nel settore turistico. Attraverso un dialogo aperto con diverse realtà che lottano contro questo fenomeno in Italia, Spagna e Albania, esploreremo le forme di resistenza emergenti e le strategie per contrastare la crescente pressione della turistificazione. L’obiettivo è creare connessioni tra comunità colpite e sviluppare una rete di solidarietà internazionale per affrontare insieme le sfide comuni.
- Sindicato Andaluz de Trabajadores/as da Granada
è un sindacato di classe, nazionalista andaluso, anticapitalista, assembleare, di azione diretta, repubblicano e internazionalista. - Sindicat de Barri del Poble Sec da Barcellona
Recuperato la funzione di sindacato nella sua origine, aggiornandola al contesto in cui viviamo, vuole essere un’entità che mette al centro le persone e la forza di una vita in comune. - Adl cobas da Venezia
è un sindacato italiano che ha una struttura multi-regionale, che affronta tematiche come lavoro, casa, immigrazione e diritti sociali ma ha ampliato il proprio impegno contro la crisi climatica e la lotta contro ogni discriminazione. - Piattaforma Soluzioni Abitative da Pisa
Federazione delle lotte per il diritto all’abitare, contro gli affitti ingiusti, contro la speculazione per la dignità dei quartiri popolari. Sviluppa percorsi di autonomia contro le imposizioni del mercato immobiliare
Domenica 22 ore 18
Oltre confini e frontiere. Tracciare le rotte della violenza sistemica contro la libertà di movimento
Mentre nel Mediterraneo si concretizzano sempre più brutalmente i risultati e le tensioni date dalla militarizzazione delle terre e dei mari, violenza e controllo sui corpi e interessi economici internazionali, la tre giorni del festival si chiuderà con un’iniziativa di analisi, ma anche di aggiornamento e condivisione di esperienze, in merito alla violenza sistemica contro la libertà di movimento e alle sue resistenze. Dall’Albania a Lampedusa, dall’Egitto al Libano, un dialogo a più voci per approfondire e decostruire le sue radici e le sue manifestazioni a partire dai molteplici sguardi di chi le vive, chi le combatte, chi le indaga e chi le affronta ogni giorno.
Ne parleremo con: Salvo Torre: Autore de “Il Pensiero decoloniale”. È professore associato di Geografia presso l’Università degli Studi di Catania, Si è occupato di diverse tematiche di studio, tra cui i processi di nascita della città contemporanea, la dismissione industriale, i conflitti urbani postcoloniali, Kristina Millona ricercatrice e giornalista albanese specializzata in tematiche migratorie, da Lampedusa: Rachele Giorgi legal officer di Sea-watch con Francesca Saccomandi operatrice dell’Osservatorio sulle migrazioni di Mediterranean Hope in dialogo con interventi di riflessione e testimonianza di chi la frontiera l’ha attraversata e vissuta in prima persona
MUSICA
Ogni sera al festival mediterraneo sarà caretterizzata da un diverso spettacolo che racconta terre, culture, tradizioni differenti.
La sera di venerdì 20 saranno con noi Kandeesha e Turbolenta uw, con un Du set di melodie tradizionali magrebine e arabe che si mischiano alle frequenze elettroniche, con la loro Dis-Oriental Techno e World Music.
La sera di sabato 21 il palco sarà animato dai Teatri Urbani Organizzati (T.U.O.) direttamente dallaPuglia. Si alterneranno uno spettacolo di burattini tradizionale adatto per tutti, “Canti di fine legislatura” a base di chitarra e voce e una Stand up.
La sera di domenica 22 gli spazi dell’S.A. Newroz si animeranno con un concerto di musiche popolari. Saranno con noi il Triu Malandrinu, per un viaggio nella musica popolare siciliana, e l’AikarOrkestra, in una miscela di musiche tradizionali balcaniche e i ritmi trasportanti di cumbia, forrò e salsa.
CIBO
Mediterraneo é anche la scoperta delle tradizioni culinarie che animano i diversi angoli di questa vasta area.
Assaporare i cibi tipici della tradizione Italiana, Marocchina, Libanese, Palestinese, per conoscere, costruire relazioni tra i popoli attraverso le storie e le sensazioni legate al prodotti delle terre. Ogni giorno per le cene del festival Mediterraneo saranno disponibili diversi stand per spaziare tra le culture culinarie.
*L’opzione vegana é sempre garantita!